Il progetto

Il progetto de “I Quarei del Sélese” nasce  nel maggio 2008 da un’idea  maturata, discussa e cresciuta  all’interno del gruppo del Sélese.

Negli intenti dei promotori esso vuole rappresentare uno dei più importanti strumenti e canali per rafforzare quel  percorso di costruzione di un  Distretto di Economia Solidale nella nostra città e provincia avviato nell’ottobre del 2004  e per consolidare quei processi di  trasformazione  dell’economia già in atto oggi verso forme attente al bene comune, socialmente e ambientalmente sostenibili, regolate da giustizia, rispetto dei diritti dei lavoratori, equità e solidarietà.

Ispirandosi agli scopi e azioni contenute nella carta del DES con questo progetto il gruppo de “el Sélese”, e con essa  tutte le persone e gruppi  che in questi anni hanno  in diversi modi hanno collaborato,  intende in particolar modo:

  • favorire la conoscenza, la diffusione e l’accesso a sempre più ampi strati della popolazione veronese dei prodotti e dei servizi offerti da quelle aziende, associazioni e gruppi di acquisto solidale che  si riconoscono e lavorano nel nostro territorio  secondo i principi, i valori e le pratiche che sono proprie dell’economia solidale;
  • promuovere, facilitare e realizzare la produzione e lo scambio prevalentemente locale di beni e servizi etici, ecologici e solidali, rispettosi dell’uomo, dell’ambiente, e ad un prezzo equo e trasparente (vedi “prezzo sorgente”) che sia nel contempo dignitoso e remunerativo del lavoro svolto dal produttore e accessibile /sostenibile alla popolazione;
  • promuovere stili di vita e di consumo sempre più essenziali, equilibrati  e  responsabili, improntati sulla sobrietà e sulla consapevolezza delle scelte e centrati sulle relazioni piuttosto che sul possesso;
  • facilitare e favorire  la conoscenza reciproca delle realtà coinvolte  e la capacità di fare rete tra esse valorizzando e rafforzando quei legami, relazioni, rapporti e scambi che sono già oggi esistenti e che di fatto costituiscono una delle basi più importanti per la diffusione della stessa  economia solidale;
  • mantenere una mappatura aggiornata delle realtà di economia solidale del territorio, tenendo viva la relazione con quelle conosciute e cercando il coinvolgimento di nuove;
  • far si che  i saperi, le  “buone pratiche”, le esperienze, le riflessioni, e i processi avviati in questi anni nel nostro territorio da singole persone, gruppi e aziende che cercano di sperimentare e vivere quotidianamente nella propria vita e nel proprio lavoro quei valori e pratiche proprie dell’economia solidale siano in grado di allargarsi, contaminare e coinvolgere progressivamente non solo nuovi cittadini  in un cambiamento dei propri stili di vita e di consumo ma anche di riconvertire quelle aziende e settori economici che fino ad oggi sono rimasti ancora legati a modelli e pratiche produttive subordinate alle leggi e alle logiche della competizione e del profitto dettate dal libero mercato;
  • entrare in contatto con nuove persone e realtà  (come ad esempio gli studenti universitari) per avvicinarle ed interessarle ai temi e pratiche dell’economia solidale attraverso una loro diretta partecipazione e coinvolgimento nelle varie fasi del progetto stesso;
  • introdurre e promuovere una moneta complementare locale che sia grado di favorire e promuovere un circuito e sistema locale di produzione, acquisto e scambio di merci e servizi prodotti localmente secondo pratiche, criteri e principi propri dell’economia solidale.

 

Al di là del contesto e delle linee guida che ispirano e caratterizzano il progetto, i “I Quarei del Sélese” si pongono idealmente come il proseguo e l’evoluzione delle “Pagine Arcobaleno” della Rete Lilliput, ovvero della prima “Guida pratica al consumo critico e agli stili di vita sostenibili” pubblicata e diffusa  in forma cartacea e via web nel 2003.

Come allora, anche adesso l’esigenza primaria è quella di dare visibilità e valorizzare tutte quelle esperienze e realtà dell’economia solidale veronese presenti sul territorio.

Per realizzare quanto sopra elencato il progetto più concretamente prevede:

  • una prima mappatura delle realtà e soggetti (associazioni, GAS, e aziende) che hanno già fatto propri – perché condivisi, realizzati e vissuti – quei principi, valori e pratiche che caratterizzano l’economia solidale. La mappatura dei soggetti avverrà attraverso apposite schede che, oltre a raccogliere i principali dati delle stesse realtà, permetterà loro di “raccontarsi”. Una infatti delle più importanti (e belle) idee che accompagna il progetto dei “Quarei” è quello di dare la possibilità ad ogni realtà di “costruire una narrazione di sé” raccontando la propria storia, le scelte fatte, i legami con il territorio, i progetti e i sogni futuri.
  • Per quanto riguarda le aziende è necessaria una precisazione, l’intento con cui abbiamo ideato i Quarei è quello di dare un servizio alla comunità, con questo intento e con una attenzione particolare al processo democratico non volevamo arrogarci il diritto di stabilire noi da soli quali paletti fissare per l’accesso ai Quarei, per cui abbiamo stabilito che in prima battuta avremmo inserito le aziende che ci segnalano i GAS, considerando che già i GAS hanno fatto una selezione accettabile, l’allargamento ad altre aziende sarà poi subordinato alle regole che tutti gli inseriti nel sito vorranno assieme stabilire.
  • l’inserimento progressivo delle schede compilate in un portale in internet, in una guida cartacea periodica  e, in un futuro,  anche probabilmente in una vera e propria “guida pratica dell’economia etica e solidale” in forma di libretto (sul modello delle “Pagine Arcobaleno”).

Andando ad analizzare nel dettaglio ciascuno dei 3 strumenti – ovvero la base concreta del progetto stesso- si è  pensato di costruirli e realizzarli  perché questi  potessero essere:

Portale internet

E’ il  vero “cuore” del progetto. Al suo interno si trovano tutte le realtà del territorio veronese (e non solo) che sono stati mappati.  Si vorrebbe che fosse non solo uno spazio di “semplice” raccolta di dati,  dove i soggetti trovano “una  visibilità” e la possibilità di farsi conoscere, ma “rappresentare un reale punto d’incontro, una piazza virtuale, per scambiare e condividere non solo prodotti ma anche idee, progetti, sogni verso una decrescita comune, serena e conviviale”. Una delle caratteristiche che lo rende “particolare”è quella di rendere visibile e nello stesso di favorire e consolidare/potenziare la rete e l’intreccio di rapporti esistenti tra le diverse realtà in esso mappate. Esso sarà anche uno strumento “interattivo” in grado cioè di raccogliere tutte le segnalazioni, suggerimenti, contributi e informazioni che i diversi utenti vorranno inviare e che saranno poi valutate da ????    . Ma forse, più di tante parole che spieghino cos’è il portale,  è più utile una visita allo stesso. Andate quindi sul sito http://www.quarei.it, navigate un po’ al suo interno e vi renderete subito conto di quello che è.

Guida cartacea periodica  in formato rivista

Non tutti oggigiorno hanno internet, per cui insieme al portale proprio per diffondere il più possibile il progetto “Quarei” si è pensato anche di realizzare una guida  cartacea periodica  in formato rivista. Il primo numero è già  stato stampato nell’ottobre 2008 in occasione della Fiera/Mercato di Naturalmente Verona ed è possibile leggerlo a questo indirizzo http://www.selese.org/naturalmente-verona/ . In buona sostanza si tratta di un un semplice foglio in “pdf “ stampabile su fogli A/4 che verrebbe inviato via mail a diversi indirizzi. La stampa e la diffusione dello stesso dovrebbe essere affidata alla cura, responsabilità e impegno di ogni persona e realtà che lo riceve e in particolare modo di quelle che sono parte stessa del progetto (ovvero i soggetti che sono stati mappati). Uno strumento quindi semplice e agile nella sua fisionomia,  ma allo stesso potenzialmente efficace nel raggiungere un numero di persone molto ampio che vada ben al di là dei “consumatori critici”. La guida cartacea infatti  non verrebbe distribuita solo nelle sedi delle realtà mappate (frequentate molto spesso da persone già sensibili a certi temi e con stili di vita già in qualche misura “responsabili e solidali”)   ma anche in tutti quei luoghi e ambienti quotidiani che le persone sono solite frequentare (bar, studi medici, scuole e università, negozi, circoli e punti di ritrovo, ecc. ecc.). La guida cartacea nella sua struttura dovrebbe  contenere qualche articolo di riflessione su temi propri dell’economia etica e solidale, un focus  specifico (ogni volta diverso e magari presentato attraverso un’intervista) su alcune aziende, GAS e associazioni e alla fine una presentazione generale (con i dati principali) di tutte le aziende che sono parte dei “Quarei”.

Guida pratica dell’economia etica e solidale veronese

In prospettiva futura quando si saranno raccolte e mappate un buon numero di soggetti e realtà presenti sul territorio ( almeno 150/200 realtà) si pensava anche alla  pubblicazione di una vera e propria “guida pratica dell’economia etica e solidale veronese” in forma di piccolo libretto (sul modello delle “Pagine Arcobaleno”) che dovrebbe contenere in buona sostanza tutti i dati dei soggetti/realtà raccolti nel portale internet.

Come potete intuire da questa prima lettura “I Quarei del Sélese” è un  progetto molto ambizioso e di ampio respiro che ha bisogno per raggiungere gli obbiettivi per cui è nato della partecipazione, coinvolgimento ed impegno di molte persone e soggetti del nostro territorio. Pur nelle comprensibili e prevedibili difficoltà (comprensibili e prevedibili per un progetto di questo tipo), in questo anno e mezzo è già stato fatto un buon lavoro (o per dirla nel nostro dialetto in maniera figurata “emo tacà e  messo pissè d’en quarel sul nostro sélese”). E’ stato infatti pubblicato il primo numero cartaceo dei “Quarei” (vedi http://www.selese.org/naturalmente-verona/ ) e soprattutto e stato aperto il Portale in internet dove sono già state mappati circa 21 GAS e 11 aziende. L’impegno più grosso è stato ed è tuttora quello della mappatura dei soggetti del nostro territorio che fanno e promuovono già un modello economico e sociale orientato in senso etico, ecologico e solidale. La mappatura infatti richiede la disponibilità di persone che si impegnino a contattare ed intervistare i vari soggetti attraverso il modello di scheda preparato. L’elaborazione stessa della scheda  ha comportato un lungo lavoro fatto di  diversi incontri.  Dopo un primo tentativo di raccolta dati e schede fatto      partendo dagli stessi soci dell’associazione “el Sélese” che non ha portato i frutti sperati, si è deciso di aprire il progetto ad altre persone coinvolgendo in modo particolare il mondo universitario e i GAS. Alcuni studenti hanno riposto positivamente rendendosi disponibili e dopo alcuni incontri di “formazione” sono state assegnate loro alcune aziende da intervistare. Le prime schede prodotte e pubblicate sul portale sono il segno e frutto concreto di questo lavoro, ora si stanno aggiungendo anche le schede compilate dai GAS dei loro produttori.

Ora il progetto ha bisogno di essere rilanciato e di ritrovare soprattutto  quel vigore, entusiasmo e forza iniziali in nuove persone che vi dedichino tempo ed energie.  In questo senso il gruppo promotore ha già delle idee e proposte da sviluppare e su cui lavorare.

Il “sélese” ha bisogno di molti “quarei” per essere costruito……e per essere davvero bello e utile a tutti quanti.

*Piccola nota a margine per chi magari è giovane e/o ha poca familiarità con il nostro dialetto.

Nel dialetto veronese, con la parola sélese si indica l’aia (cortile)  posta al centro delle vecchie corti rurali. Solitamente il selese era fatto dai quarei ovvero mattoni di argilla che servivano  a lastricare/pavimentare la stessa aia e/o a costruire le abitazioni.

Il Sélese era  il luogo dove, di giorno, l’antica comunità di contadini svolgeva le operazioni di lavoro collegate alla coltura e dove, di sera, si svolgevano le riunioni e le feste, dette i filò, allo scopo di mantenere e legare i rapporti di lavoro e di amicizia. Un luogo importante quindi dove la gente lavora, si incontra, si scambia beni e servizi, ma anche un luogo dove ci si conosce, si scambia cultura e si fa festa.

E è questa questa l’idea di fondo che  in questi anni abbiamo sempre cercato di portare avanti  e che caratterizza e lega  insieme ancora oggi la costruzione del Distretto di Economia Solidale di Verona, il gruppo de “el Sélese” e lo stesso progetto dei “Quarei”.

Una mappa della diversa economia veronese