Le Matonele

Donne e uomini verso un'altra società

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armata_brancaleoneMi accade di frequente quando critico l’attuale modello economico e esprimo la necessità di transitare verso modelli più sostenibili sul lungo periodo di sentirmi appellare come “retrogrado”: ma cosa vuoi? secondo te dovremmo tornare indietro al medio evo? Ragionando su queste accuse mi chiedo: ma siamo proprio sicuri che con l’attuale stile di vita stiamo andando avanti? Io credo proprio di no, dipende da quale parametro di riferimento si prende per misurare il presunto progresso dell’umanità.

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Come matonele facciamo parte del comitato stop TTIP di Verona.

Con il comitato abbiamo pensato di organizzare una giornata di formazione su questo tema ancora abbastanza sconosciuto sotto vari aspetti. Tutti i gruppi e le associazioni che aderiscono al comitato sono invitati a partecipare

(per chi non conosce il TTIP: http://stop-ttip-italia.net/) un trattato che rischia di seppellire definitivamente la salvaguardia dell’ambiente e i diritti dei cittadini a favore degli interessi economici transnazionali

L’incontro avrà luogo

Sabato 13 febbraio  ore 9.30
presso il Monastero del Bene Comune   Sezano (valpantena)

Saranno presenti Gabriele Pernechele  esperto in relazioni internazionali e a Silvia Caucchioli avvocato per un abc e alcuni aggiornamenti sul TTIP.

Alle ore 13.00 pranzo (indispensabile la prenotazione)
Nel pomeriggio l’incontro proseguirà con proposte di lavoro sul territorio.

E’ indispensabile iscriversi entro martedì 9 febbraio

(scrivete a antonionicolini@liberaposta.it  ) specificando se vi fermate per il pranzo

oltre i limitiPremetto che sono un convinto sostenitore dell’esperienza GAS e vi partecipo con impegno, ma nel contempo cerco di avere uno sguardo disincantato, per cercare di vedere il fenomeno anche nei suoi limiti perchè sono anche convinto che solo sapendo guardare con obbiettività è possibile scoprire e aprire nuovi scenari, avviare nuovi percorsi e superare limiti con i quali è bene confrontarsi.

E’  tutto sbagliato ciò che facciamo? Assolutamente no, ma io credo che ci siano possibili miglioramenti tutti ancora da inventare e mettere in pratica. Questo è ciò che cercherò di esprimere senza pretese di avere soluzioni ma solo “visioni possibili”.

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endocrine_disrupters_coverLa lettura di questo articolo de Il Fatto alimentare che denuncia come gli Stati Uniti per facilitare l’accordo sul TTIP abbiamo “spinto” la Commissione Europea a abbandonare il lavoro che la Direzione ambiente della Commissione Ue stava portando avanti per individuare gli interferenti endocrini, perché l’individuazione avrebbe potuto causare il divieto di impiego per 31 pesticidi attualmente sul mercato, ci ha mosso a curiosità. La notizia di primo acchito potrebbe sembrare tutto sommato poco interessante ma leggete cosa ci spiega in sintesi un addetto ai lavori, c’è da preoccuparsi? Vedete un po voi. Noi ci preoccupiamo di certo: non è accettabile che la salute di tutti noi possa essere oggetto di scambio in sede di trattative economiche. Per noi è pura follia.

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fuoriexpoRiportiamo questa lettera rimarcando la nostra posizione; da Expo è bene stare fuori.

Dichiarazione pubblica

La “Carta di Milano”. Sotto le parole nulla.

Ora tutto il dibattito su questa Expo rischia di dover ruotare attorno ad un’ unica fotografia: da un lato migliaia di persone entusiaste tra gli stand della grande Esposizione, dall’altra le auto bruciate e la città sfregiata.
Ma non è così. Restano tutte le ragioni della critica ad Expo. Restano le tante persone che al di là dell’adesione alle manifestazioni continuano a pensare che occorre insistere nella critica e continuare ad avanzare proposte alternative su contenuti precisi.

Occorre ripartire dal grande convegno realizzato il 7 febbraio a Milano, costruendo consensi ampi, parlando a tutte e a tutti, perchè il tema: “Nutrire il pianeta..energia per la vita”.. riguarda ognuno di noi e ben poco ha a che fare con quanto realizzato da questa EXPO. prosegui la lettura…

estevaVi segnalo un articolo interessante di Gustavo Esteva (dal sito: camminardomandando) che parla di un argomento sul quale abbiamo discusso all’infinito, come affrontare problemi a livello nazionale o addirittura internazionale che influiscono pesantemente sulle nostre vite?
La risposta di alcuni è: “dobbiamo raggiungere la massa critica in modo da poter influenzare chi gestisce il potere“.
Ma l’attesa, o l’illusione dirà qualcun altro, di poter mettere le persone giuste al posto giusto e che tutto fili liscio per il meglio, alla fin fine rischia di essere solo un alibi per non iniziare a cambiare noi stessi.

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germoglioLa giornata del seme

SABATO 14 MARZO 2015   ore 9.00 – 18.00

CSF Stimmatini

Via Cavalcaselle Giovanni Battista, 20 – Verona (zona Ponte Crencano lato Adige)

Incontro di formazione-informazione e contro-informazione sul tema

Semi, Diritti e Giustizia

è possibile vedere il filmato del convegno del mattino messo gentilmente a disposizione da Simone Bernabè: il filmato

scarica il volantino: giornata del seme

NELLA MATTINA:

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firmate e fate firmare sul sito di Acqua bene Comune:

http://www.acquabenecomune.org/petizione

Il Governo Renzi sta tentando di raggiungere il risultato cui sinora nessun governo era riuscito ad arrivare: la privatizzazione dell’acqua e dei servizi pubblici locali.

Lo fa attraverso due provvedimenti: il decreto “Sblocca Italia” e la legge di stabilità.

Con il primo, impone ai Comuni l’obbligo di aggregare le società del servizio idrico per arrivare ad un gestore unico per ogni ambito territoriale ottimale, spesso coincidente con il territorio regionale.

Con la seconda, rende sempre più onerosa la gestione pubblica dell’acqua e spinge gli enti locali a privatizzare, permettendo loro di spendere fuori dal patto di stabilità i soldi ottenuti dalla cessione delle proprie quote ai privati.

Il Governo Renzi vuole in questo modo mettere una pietra tombale sul risultato referendario che nel 2011 ha visto la maggioranza assoluta del popolo italiano pronunciarsi per una gestione pubblica, partecipativa, territoriale e senza profitti dell’acqua e di tutti i beni comuni.

Il Governo Renzi vuole affidare l’acqua e tutti i servizi pubblici locali a quattro grandi multiutility collocate in Borsa: A2A, Iren, Hera ed Acea, consegnando i beni comuni delle comunità territoriali agli interessi dei grandi capitali finanziari.

In questi anni, in ogni luogo del paese, abbiamo detto a gran voce: “si scrive acqua, si legge democrazia”.

Per questo diciamo al governo Renzi: INDIETRO NON SI TORNA!

Si attui il referendum, si affidi la gestione dell’acqua pubblica, partecipativa e senza profitti alle comunità locali.

Spaghetti_ai_pesticidiDal sito del GASpolicella http://www.gaspolicella.it

A proposito di come nel nostro modello economico e sociale si ragiona e agisce, ecco di seguito una notizia dalla Svizzera.

Tracce di pesticidi negli spaghetti in vendita in alcuni supermercati della Svizzera.
Bon A Savoir ha condotto dei test specifici per l’individuazione di sostanze sospette su 15 confezioni di pasta e ha riscontrato irregolarità in 7 prodotti, di cui 4 italiani.
Spaghetti ai pesticidi: Barilla, Reggano, La Pasta di Flavio, Combino, Prix Garantie (Coop), Qualité&Prix (Coop), Denner.

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Global-WarmingPropongo la lettura di un articolo interessante di Rob Hopkins, della rete della Transizione, su quello che sta accadendo nel mondo dell’estrazione di idrocarburi con le nuove tecnologie e delle speranze che qualcuno ripone in queste per sostenere l’attuale modello di crescita.
L’articolo risponde a quello scritto da George Monbiot, giornalista britannico, che si mostra ottimista sulla futura disponibilità di idrocarburi basandosi su un nuovo rapporto dell’Università di Harvard intitolato ‘Petrolio: la Prossima Rivoluzione: la crescita senza precedenti dalla capacità di produrre petrolio è ciò che significa per il mondo’.
Rob Hopkins mostra come ci siano due punti deboli nella esposizione di Monbiot: la forzosa sovrastima della disponibilità di idrocarburi, il rapporto dell’Università di Harvard è stato scritto dal dirigente petrolifero Leonardo Maugeri che come tale è certamente incline verso un punto di vista ottimistico, e la molto più grave dimenticanza che tutto questo sta causando i cambiamenti climatici che sono il vero rischio maggiore a cui l’umanità di sta avvicinando.

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