Le Matonele

Donne e uomini verso un'altra società

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allagamentoAllagamenti, frane e esondazioni, l’Italia si dimostra un territorio fragile che non ce la fa già ora a reggere le prime conseguenze dei cambiamenti climatici.

Ieri 31 gennaio 2014 si parla di violenta ondata di maltempo, sono finite sotto acqua le popolazioni a nord di Roma con l’acqua che invade strade, case e negozi,  nel Pisano e nelle zone del fiume Arno esondazioni e cittadini evacuati per il pericolo che le cose peggiorino, nel nord est situazione critica per le piene di numerosi corsi d’acqua per non parlare delle numerose frane.

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mela marciaIn un momento in cui l’economia vacilla e molti credono nelle nuove tecnologie per trovare una via di salvezza c’è chi ha grandi dubbi sulla capacità salvifica di queste, in particolare se per produrre queste tecnologie a basso costo (per noi) da altre parti del mondo qualcuno deve morire. Se non c’è certezza scientifica sulla pericolosità delle onde elettromagnetiche per la nostra salute, tale da sconsigliare l’uso dei cellulari, direi che ci sono meno dubbi sul fatto che sono indirettamente molto pericolosi per altri lontani da noi dove si muore davvero.

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TOPSHOTS-BANGLADESH-BUILDING-COLLAPSEIn sette mesi tre incidenti in tre diverse fabbriche tessili che sfruttando manodopera senza nessuna tutela producono capi di vestiario per i marchi che vendono nel mondo del consumismo. Agghiacciante questa escalation di morte e lo scarsissimo risalto che viene dato a queste notizie dai mezzi di informazione del nostro paese. Sono tragedie che dovrebbero mutare profondamente il modo di produrre, e anche il nostro m0do di acquistare. Vergogna!

L’ 11 Settembre dell’anno scorso quasi 300 lavoratori sono stati uccisi da un incendio divampato nella fabbrica che produceva jeans per l’esportazione. La fabbrica non era legalmente registrata presso il governo del Pakistan e non aveva assunto la maggior parte dei lavoratori con contratti di lavoro regolari. L’enorme bilancio delle vittime è il risultato di inadeguate uscite di sicurezza, scale bloccate e finestre sbarrate, che hanno impedito la fuga di molti lavoratori dall’incendio.

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Francois "Rambo" HollandeÈ con sgomento e disgusto che da un po di giorni sento parlare (poco) di un’altra guerra come fosse una notizia di sport.

Come per le altre guerre del recente passato si parla solo di quello che fa comodo e non del perché in quel tormentato continente che è l’Africa accadono questi fatti.
Non si fa giornalismo vero, nessuno analizza quali sono le responsabilità e le connivenze se non peggio di un mondo occidentale che continua una politica neocolonialista che sta generando miseria ingiustizia e reazioni sempre più violente, sempre più difficili da controllare. prosegui la lettura…

il GASpolicella in collaborazione con il Movimento Nonviolento e Red Zone Art organizza una serata su:

non violenza e pacifismo

mercoledì 28 novembre ore 21.00 a Red Zone, nella piazza della pieve di San Giorgio di Valpolicella

partecipa Mao Valpiana del Movimento Nonviolento

La serata è aperta a tutti.

Noi tutti vorremmo vivere in un mondo di pace, ma non si può pensare di essere a favore della pace e non calare nel nostro agire quotidiano questa aspirazione.
La nostra nazione ripudia la guerra, che è la massima manifestazione della violenza, ma è una delle nazioni più armate al mondo.
Anche nella nostra società occidentale così perbenista, lo leggiamo tutti i giorni sui giornali, esplodono episodi di violenza.
Parleremo della difficoltà ad essere non violenti in una società dove l’arroganza del più forte è ancora oggi un simbolo che attrae.
Della difficoltà dei genitori a gestire la rabbia dei figli che esplode quando la sofferenza li colpisce.

Per introdurre il tema guarderemo uno spezzone del film: In un mondo migliore della regista danese Susanne Bier

Di seguito riporto una riflessione che condivido nel contenuto e che ho letto sul sito http://www.ildialogo.org

Ci aggiungo che non riesco a capire come un essere umano possa dedicarsi alla guerra, se non pensando che non è in grado di vivere le emozioni che ti fanno sentire vivo nella semplicità della vita quotidiana: abbracciare le propria compagna, tenere per mano un bambino, parlare con un amico guardandosi negli occhi, camminare in un bosco, correre sull’erba di un prato, tuffarsi nell’acqua del mare.
Poi è di questi giorni la notizia dell’aumento del costo dei caccia bombardieri F-35 che la “Difesa” del nostro paese intende acquistare, da 80 a 127,3 milioni di dollari per aereo. prosegui la lettura…

I GAS della provincia di Verona si sono attivati per dare visibilità ad un modo diverso di intendere l’economia e il vestire, la festa di domenica 16 settembre è stato un momento di incontro con questo modo di produrre, anche per tante persone che non conoscono queste realtà.

Antonella scrive al gaspolicella:

Cari gasisti e care gasiste,

la fiera “Vestiamoci bene” svoltasi ieri 15 settembre a Borghetto è stata un successone!

L’organizzazione potrà essere migliorata, ma come prima edizione è andata alla grande.

Il magnifico posto, il sole e l’impegno e il lavoro di pochi (prima) e tanti (durante) hanno reso questa giornata davvero bellissima e partecipata da moltissima gente.

Molti tra coloro che sono venuti forse non sapevano nemmeno cos’è un GAS e forse non si erano mai interrogati su cosa c’è dietro al loro abbigliamento: il fatto che abbiano “toccato” queste realtà è un semino piantato, che forse potrà dare foglie, fiori e frutti.

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Appunti sparsi dal Convegno GAS/DES di sabato 15 settembre 2012:

(RI)COSTRUIRE COMUNITÀ TERRITORIALI CAPACI DI FUTURO

Abbiamo partecipato per Verona: Mimmi del Sommagas e de le matonele, Lucia de le matonele, Carmen dell’ex gas Diogene, Antonia dell’Università di Verona, Michele del gas stella rossa e de le matonele, Antonio del gaspolicella e de le matonele.

Ci sono stati degli spunti interessanti dai tanti interventi che si sono succeduti, ne riporto alcuni che mi hanno colpito e che credo dovrebbero sollecitare riflessioni e forse azioni anche nel nostro territorio.

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Nonostante siamo partiti tardi a lavorare il terreno e il gruppo non sia di certo composto da “esperti”, l’aver seguito dei semplici principi di agricoltura sinergica, sta dando già i suoi frutti, errori se ne saranno fatti di certo, ma l’aver impostato la coltivazione nel rispetto della terra e degli organismi viventi che la abitano, ci ha aiutati molto e il risultato si inizia già a vedere, che soddisfazione!
In realtà un aiuto da una esperta c’è stato, un grazie a Elisa la nostra consulente esperta.

Ecco un po di immagini eloquenti.

Cappucci e pomodori verdi. prosegui la lettura…

ORTO BELLO

ortoscambio e ortoemozioni

 

7 appuntamenti nel veronese per condividere esperienze legate al viverbene. Chi desidera partecipare, oltre a prenotarsi, porta un desinare da condividere

 SOLO SU PRENOTAZIONE  349 8073064

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