tutto inizia da una mail di Antonio che poi apre un dibattito con Michele, che ne pensa il popolo dell’equo e sostenibile? Commentate che siamo curiosi!

ciao a tutt*
vi giro questa così come mi è stata proposta come gas, considerazioni al volo:

– il motorino elettrico è meglio di un’auto a scoppio e anche di un motorino a scoppio (non della bici però… ma chi la usa?)

– l’energia elettrica non piove dal celo e con la fame di energia che c’è  il pericolo è che la si continui a produrre con centrali a combustione o nucleari

fate vobis, se ci sono interessati sono disponibili a un incontro e mi metto a disposizione per organizzare

ciao antonio

Ciao Antonio.
Ti allego un depliant dai quali si evince la gamma dei veicoli disponibili con i relativi dati tecnici relativi. I prezzi al pubblico sono visibili a tutti sul nostro sito www.ecostrada.com. Da questi prezzi bisogna DEDURRE l’incentivo del Ministero dell’Ambiente (che varia da un minimo di 735 € ad un massimo di 1.300 €). Ovvio che poi noi saremmo disposti ad offrire al GAS condizioni ancora più favorevoli. I prezzi di acquisto, come potrete constatare, sono INFERIORI al prezzo dei veicoli a benzina.
Al di là della possibilità di entrare in qualche modo in relazione con il GAS attraverso la vendita, ci farebbe piacere tentare di organizzare una serata  INFORMATIVA sull’argomento della mobilità ad impatto zero. E’ un tema un  rapidissima evoluzione di cui la gente sa poco o niente. Lo scorso fine settimana siamo stati alla fiera “FAI LA COSA GIUSTA” di Milano ed abbiamo constatato che anche in ambienti ipersensibili ai temi ambientali l’informazione è sempre molto carente.

Michele risponde:

– il motorino elettrico è meglio di un’auto a scoppio e anche di un motorino a scoppio (non della bici però… ma chi la usa?)
Il vantaggio delle macchine elettriche sta nella leggerezza e nella mancanza di attriti: la cura dei particolari e la sobrietà mostrano come dovrebbe evolversi una tecnologia virtuosa. Il motivo? La scarsa capacità delle batterie fa aguzzare l’ingegno dei produttori e abbassa le pretese degli utilizzatori in termini di gadget.
La banalità che mi viene in mente e’: ma perche’ non applichiamo un motorino a scoppio a un veicolo elettrico? Sarebbe un po’ piu’ rumoroso, ma consumerebbe di meno (la trasformazione di petrolio in energia e’  diretta, la centrale termoelettrica non e’ dislocata ma ce la portiamo dietro col motorino) e non perderemmo i vantaggi in ermini di attrito e peso.
Ma, ahinoi, i motorini a scoppio non hanno limiti di capacita’ e ricarica: in un minuto riempiamo il serbatoio con centinaia di megajoule a pochi euro. Il buon vecchio petrolio non ha rivali, in questo. E allora potenze ipertrofiche e ruotoni aggressivi. Per questo motivo ‘elettrico’ e’ diventato sinonimo di ‘ecologico’, e noi ci dobbiamo adattare :

– l’energia elettrica non piove dal cielo e con la fame di energia che c’è  il pericolo è che la si  continui a produrre con centrali a combustione o nucleari

Questo e’ l’aspetto anti-ecologico delle macchine (auto e motorini)  elettriche: creare una popolazione dipendente dall’energia alettrica per gli spostamenti. Quando (e se) saremo in tanti, saltera’ sicuramente fuori qalcuno a dire “C’e’ bisogno di piu’ energia elettrica”, e sono certo che le sue proposte non ci piaceranno.
Sono stato veramente a un passo dall’acquistare un’auto elettrica, e ho fatto queste considerazioni senza arrivare a una conclusione.
Parliamone.

Baci a tutti,
Michele

Antonio replica:

a mio avviso non è proprio così, dal punto di vista del bilancio energetico il  motore a scoppio ha una resa del 30% mentre per il motore elettrico calcolando  che la resa delle centrali che trasformano il petrolio in energie elettrica  (60%), le perdite di trasporto dell’energia (10%), le perdite di carica batterie  (40%) il rendimento del motore elettrico (90%) il risultato è che con  l’utilizzo dell’energia elettrica la resa è del 30% non so se ci sono altri  fattori ma più o meno siamo lì.

Se poi valutiamo che l’energia elettrica in una parte piccola (10%?) viene prodotta con fonti rinnovabili e che per ottenere la benzina del nostro distributore il petrolio deve essere raffinato e poi la benzina trasportata con i camion in giro per l’Italia tutto sommato l’elettrico sta in piedi anche se di poco.
Non sta in piedi invece se speriamo di sostituire tutto il sistema attuale di trasporti con l’elettrico e di risolvere così tutti i problemi, è un sogno irrazionale così come è irrazionale e non sostenibile il modello di mobilità che abbiamo adottato in piena sbronza da petrolio, qui si aprono seri rischi di scenari da nucleare perchè l’energia solare non può bastare…. e comunque anche il nucelare sappiamo prima o poi consumerà tutto l’uranio, poi saremo da capo ma con tonnellate di scorie radioattive lasciate in eredità alle generazioni che verranno e che saranno sicuramente molto felici del nostro regalino.
ciao antonio

replica di Michele:

A mio avviso siamo dello stesso parere. Le tecnologie in se’ non fanno la differenza, visto che i rendimenti globali sono simili. Cio’ che fa la differenza sono le modalita’ di ricarica di energia e le potenze accumulabili, che per il petrolio sono enormi, e per l’elettricita’ sono esigue.

Ricapitoliamo:
da 100 unita’ di petrolio  tramite le centrali termoelettriche (rendimento 60 % ) si ricavano 60 unita’ di energia elettrica, con iltrasporto perdiamo il 10%, 60×10%=6 unita’, ne restano 54, cui dobbiamo togliere le perdite di carica degli accumulatori 54×40%= 22, restano 32 unita’  di energia elettrica, ma ne perdiamo 3 per ricavare
energia meccanica dal motore elettrico.
Siamo a 29 unita’ di energia meccanica. Recuperando il 10% di fonti rinnovabili (anche se credo in Italia siamo sul 14%) andiamo a 32.
Con un motore diesel di ultima generazione il rendimento e’ del 33%, quindi sono d’accordo nel dire che non e’ nel rendimento che dobbiamo cercare la soluzione.

Quello che cambia e’ il numero che dobbiamo moltiplicare per 0,32 o per 0,33, ossia la potenza in kW dei motori. Per un motorino elettrico siamo nell’ordine degli 1,5-3 kW, per una moto normale (per esempio un Honda Dominator) siamo sui 35, per un Audi 3200 siamo sui 200 kW, e tutti e tre assolvono alla funzione di trasportare (poche) persone.

La differenza, ribadisco, la fanno le batterie. Risorse limitate favoriscono tecnologie e comportamenti virtuosi, risorse abbondanti (come oggi il petrolio) accelerano la naturale tendenza del genere umano all’autodistruzione.

Michele