Prosegue da parte della stampa ufficiale la fastidiosa tendenza a banalizzare i GAS, sminuendone la portata etica e politica. Oggi è la volta della Repubblica cadere nel tranello della semplificazione.

Nell’articolo “In gruppo si risparmia” una certa Francesca Tarissi parla degli “e-coupon”, una sorta di acquisto collettivo online: con questo sistema si può comprare di tutto, dal percorso di coppia nell’hammam in centro, alla cena nel ristorante di lusso fino al corso di Pilates o al giro panoramico in elicottero, con sconti talvolta superiori all’80 per cento.”

“Una formula semplice ed efficace, sostenuta anche dall’acquisto in mobilità attraverso le versioni dei siti dei ‘buoni elettronici’ per iPhone e iPad e dalla presenza sui social network.” Vabbè, chissenefrega, è una cosa che non ci riguarda.

E invece no: secondo la Tarissi si tratta della “rivisitazione in chiave Terzo Millennio dei vecchi Gas, i Gruppi di Acquisto Solidali del ’94.” Nientepopodimeno.