Greendrops.jpgChi vuole seguire i dettami di una vita green non potrà mai più fare a meno della nuova applicazione che aiuta il consumatore a seguire le buone consuetudini eco.
——-
Greendrops” è un’applicazione per iPhone che aiuta l’utente a ridurre le proprie emissioni di CO2.

Come funziona? Intanto bisogna possedere un iPhone (qualunque cosa questo voglia dire), con questo apparecchio presumiamo si possa scaricare da internet il programma, che se vogliamo essere fighi dobbiamo chiamare per forza ‘applicazione’, o meglio ancora ‘app’.

Dopodiché bisogna inserire tre valori: il proprio consumo mensile di elettricità, di gas e il numero di chilometri percorsi in auto. In virtù di questi tre fattori, l’applicazione è in grado di calcolare se siamo virtuosi (colore verde), se c’è ancora margine di miglioramento (arancione) o se è necessario intervenire in modo radicale, cambiando stile di vita (ahi, ahi, ahi, colore rosso).

Qualcuno potrebbe obiettare che per incrociare tre parametri del piffero non serve certo un telefonino di grido, ma un foglietto e un lapis sono più che sufficienti, e che molti siti internet (consultabili anche da computer non di marca) offrono calcoli di impronta ecologica molto più complessi. E avrebbe ragione.

Una volta stabilito il proprio livello di inquinamento, l’applicazione fornisce una serie di consigli utili per cambiare e rendere il proprio stile di vita più green, tipo usare frigoriferi a basso consumo. All’interno dell’applicazione è possibile trovare anche una piccola guida sulla raccolta differenziata dei rifiuti in base ai materiali.

È evidente che a pochi di noi interessa questo tipo di gadget finto-ecologici. Si può però discutere sull’opportunità di queste trovate. Secondo voi, servono in qualche modo ad avvicinare alla sobrietà persone (i cosiddetti ecofighetti) che altrimenti sarebbero perse nel gorgo del consumismo?

Oppure siete convinti la loro diffusione rappresenti un danno, perché banalizza oltre ogni misura temi a noi cari, riducendoli a un giochetto per telefonini, da usare una o due volte e poi dimenticare? Io propendo per la seconda opinione.

Leggi anche:

Gruppi di acquisto non solidale
L’automobile dell’ecofighetto
Il motore dell’ecofighetto
L’auto elettrica del futuro
L’energia dell’ecofighetto