ecco un messaggio che non avremmo mai voluto ricevere, viene da uno dei produttori di arance che riforniscono i GAS veronesi, la scrisi del “sistema”, come temevo e ho già condiviso in passato, può essere occasione favorevole per un cambiamento, ma c’è sempre il rischio che venga cavalcata dal altri movimenti che non cercano di costruire un mondo solidale ma aspettano solo il momento propizio per sfogare rabbia e violenza, il passato dell’umanità insegna, solo dopo che c’è stato un passaggio di un periodo buio avviene la reazione della maggioranza e il bisogno di pace e solidarietà.

Non ci sono manifestazioni contro le enormi spese militari del nostro paese, non ci sono manifestazioni contro l’inquinamento che sta rischiando di cambiare il clima del pianeta, non ci sono manifestazioni contro la fame nel mondo che causa la morte ogni anno di migliaia di bambini, ma ci sono manifestazioni come questa nata da una ribellione soprattutto per l’aumento della benzina, spero che le notizie che arrivano dalla Sicilia siano sbagliate.

 

Da due giorni la Sicilia è ferma.

Blocchi stradali impediscono sia l’entrata e l’uscita dall’isola, sia la circolazione interna.
I blocchi sono esercitati con la forza. Fino a questa mattina venivano bloccati e costretti a fermare i mezzi di trasporto chiunque fosse alla guida di mezzi vagamente commerciali.
Fosse anche solo macchina familiare con i vetri posteriori oscurati.  Da sta sera verranno bloccate, affermano, anche vetture di uso civile. Si riferiscono numerose minacce di ritorsioni nei confronti di commercianti e trasportatori che non hanno aderito.
Le ragioni della protesta non sono chiare. L’aumento delle accise sui carburanti, secoli di sfruttamento a danno dei poveri siciliani, i politici che si rubano tutto, lo svantaggio economico dato dall’isolamento territoriale. Sia dai manifesti che dalle chiacchiere di piazza non si capisce un gran che. Sicuramente tanta demagogia, sull’onda della frustrazione collettiva. E’ immaginabile che alcune categorie o movimenti politici poco democratici stiano operando per creare disordine organizzato e ricavarne un beneficio.
L’organizzazione della “manifestazione” fa capo al comitato Forza d’urto, leggasi Forza nuova.
Vantano l’adesione di trasportatori, agricoltori, pescatori, artigiani. Adesione tutt’altro che diffusa e per lo più imposta di fatto.
Ciò cui ho assistito nella giornata di oggi è pura prepotenza di stampo squadrista. Prepotenze esercitate arbitrariamente da individui non aventi alcun diritto di sequestrare mezzi e persone. Uso della violenza fisica per imporre una protesta che sta solo mettendo in ginocchio un’economia locale già barcollante.
Da domenica il blocco dei trasporti si sposterà a NORD (dalla calabria in su..).
La Sicilia continuerà a rimanere isolata,
le arance resteranno sugli alberi,
i raccoglitori a casa.
Noi crediamo nella necessità di una rivoluzione, ed è da anni che ci lavoriamo.
Rivoluzionare il modo di pensare e di agire di chi ci circonda diffondendo consapevolezza, rispetto per l’uomo, per gli animali, per l’ambiente.
Rivoluzionare giorno per giorno il nostro modo di vivere affinché non pesi sugli altri, ne sulle generazioni future.
Spero la Sicilia riesca a dimostrare presto quel che vale su un piano ben diverso da questo che stiamo vedendo in questi giorni.
La violenza, la prepotenza, l’ignoranza e la cieca rabbia distruggono ogni sogno rivoluzionario.
Credo che questa situazione paradossale che stiamo vivendo in sicilia, debba essere d’allarme per tutti.
La povertà, l’incertezza, la paura, l’ignoranza creano i terribili presupposti per scenari simili.
Se lasciamo che gli eventi seguano il loro corso senza frapporci, senza fare nulla, potrà andare solo peggio.
Detto ciò,
speriamo di poter riprendere presto con la nostra attività.
cordiali saluti a tutti