Perchè parlare di agricoltura? Ci sono tre validi motivi:

  1. l’agricoltura attualmente dipende in modo quasi totale da materie prime non rinnovabili, come i derivati del petrolio che rendono possibile l’uso di macchinari sempre più potenti, o di fertilizzanti o di prodotti cosiddetti fitosanitari, quando queste materie prime inizieranno a scarseggiare questo modello di agricoltura diventerà insostenibile
  2. l’uso sempre più massiccio di sostanze incompatibili con la vita dell’ecosistema, sta causando perdita continua di biodiversità che è alla base stessa della nostra sopravvivenza, inoltre è causa dell’aumento di malattie
  3. la nuova frontiera dell’agricoltura industriale: gli OGM, rappresenta un rischio di dipendenza totale dall’industria chimica da parte delle realtà produttive locali, con inoltre grossi dubbi sull’effettiva efficacia di queste manipolazioni genetiche e sul rischio per la nostra salute

Lavorare per rendere possibile la diffusione della conoscenza dei recenti metodi colturali sostenibili nel lungo periodo e rispettosi della vita è un primo passo per uscire da un tunnel pericolosissimo. Negli ultimi decenni ci sono stati riecercatori geniali che hanno iniziato a sviluppare nuovi approcci all’agricoltura, ne proponiamo tre filoni:

agricoltura naturale sviluppata dal giapponese Masanobu Fukuoka è la madre dell’agricoltura sostenibile

agricoltura sinergica è una applicazione dall’agricoltura naturale sviluppata dall’agricoltrice spagnola Emilia Hazelip nel clima europeo

agroecologia è lo sviluppo dell’agricoltura biologica verso nuove forme di sostenibilità

salvaguardia delle sementi non ci può essere agricoltura resiliente senza la salvaguardia delle sementi tradizionali