Di auto elettriche se ne parla da anni, ma ora l’industria automobilistica sta iniziando a fare sul serio, la massiccia pubblicità alla mobilità green sta facendo il resto. L’auto elettrica va tanto di moda. Ma quanto è sostenibile veramente una “transizione” alla mobilità elettrica? Facciamo un po di conti.

Per molti l’auto elettrica rappresenta la speranza di non cambiare il proprio stile di vita: tutti nella propria auto intasati nel solito traffico, ha senso? Ma quello che qui mi preme evidenziare è il limite fisico di madre terra, variabile che non viene mai considerata nel mondo dell’economia e dell’industria, mondo in cui valgono solo i concetti di massimizzazione del profitto e della crescita infinita. Per cui propongo di seguito un po di calcoli, cito anche le fonti per non sembrare di buttar li numeri a capocchia.

In estrema sintesi, se dovessimo spostare la mobilità, non solo le auto ma anche tutti gli altri mezzi di trasporto (altrimenti ci prendiamo in giro), su motori a propulsione elettrica ci troveremmo a dover utilizzare circa il 6,8% del suolo italiano per coprirlo di pannelli fotovoltaici, già questo ci dice quanto sia devastante questa speranza nella mobilità elettrica.

C’è poi un ulteriore rischio a puntare sulla mobilità elettrica, viste le difficoltà a produrre tutta l’energia necessaria c’è già chi propone il ritorno al nucleare, scelta disgraziatissima che farebbe ricadere sulle generazioni future costi e rischi incalcolabili.

Sul sito di qualenergia (www.qualenergia.it/articoli/20130917-fotovoltaico-e-consumo-del-suolo-un-gwh-servono-16-ettari/) prendono il dato medio di produzione dei pannelli fotovoltaici USA e calcolano sia necessaria un superficie del 1,7% del territorio italiano per sopperire al fabbisogno della sola energia elettrica attuale.

Se andiamo a vedere il fabbisogno di energia elettrica anno 2020, dati Terna (https://www.terna.it/it/sistema-elettrico/statistiche/pubblicazioni-statistiche), il consumo totale è stato di 301,2 Twh, se per produrre 301,2 Twh di energia dovremmo occupare l’1,7% del territorio italiano, è da capire quanto dovremmo ancora occupare per poter trasformare l’attuale mobilità da fonti non rinnovabili in mobilità elettrica, tenendo anche conto che nel frattempo dobbiamo anche passare da fonti non rinnovabili a elettrico tutti i sistemi di riscaldamento e lo stiamo già facendo.

Per fare questo è da capire quanta energia consumiamo oltre quella elettrica:

74,3 miliardi di metri cubi di metano nel 2019 (nel 2020 causa lockdown i consumi sono stati più bassi), fonte: https://www.qualenergia.it/articoli/consumi-gas-italia-nel-2020-siamo-5-4-percento-in-meno/

60 milioni di tonnellate di derivati da petrolio (gasolio benzina ecc.) nel 2019, fonte: http://dgsaie.mise.gov.it/dgerm/consumipetroliferi.asp

Trasformati in energia i dati di consumo abbiamo:

743 Twh di energia da metano, calcolando una resa media 10 KWh/MC, fonte: http://www.consulente-energia.com/ar-qual-e-la-resa-termica-di-un-metro-cubo-mc-di-gas-metano-rete-domestico-industriale-calore-fornito.html

529 Twh di energia da petrolio (gasolio benzina ecc.) resa media 8,8 KWh/l

Il totale di energia consumata nel 2019 è di: 1.272 Twh, da questi consumi dobbiamo togliere quelli per energia elettrica pari a 301,2 Twh, rimane da coprire con fonti rinnovabili un fabbisogno energetico di 971 Twh, se per soddisfare il fabbisogno di energia elettrica dobbiamo coprire l’1,7% del territorio italiano è chiaro che per coprire un fabbisogno superiore di tre volte la quantità di territorio da coprire è tre volte tanto pari al 5,1%, se ci aggiungiamo l’1,7% per energia elettrica il totale è del 6,8%.

Tanto per dare un’idea la superficie dell’Italia è di 302.072 Kmq, pertanto il 6,8% è di 20.540 Kmq, un territorio più grande del Veneto che è di 18.345 Kmq.

Mi chiedo se veramente è questo il mondo che vorremmo pur di non rinunciare alle automobili. Dovremmo anche tenere in conto che l’approvvigionamento delle materie prime necessarie: litio, cobalto, terre rare e molti altri, tutti elementi indispensabili per la “transizione” energetica,  è già in crisi ora, se inoltre ci aggiungiamo che non siamo solo noi a volere le auto elettriche e che gli oltre 7 miliardi di esseri umani sulla terra vorrebbero anche loro questo privilegio, capiamo che di green e di transizione ecologica nelle auto elettriche c’è solo pubblicità, businnes e paura di rinunciare a qualcosa a cui ci siamo abituati.