COSA SONO I GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE Puntuali come i cinepanettoni di Natale, sono arrivati anche quest’anno gli articoli di giornale sui buoni propositi per l’anno nuovo. Non si smentisce il Corrierone, che pubblica la sua guida al risparmio in sei piccole mosse, un elenco di buoni propositi orientati, vista la crisi, al risparmio familiare.

Interessante, mi dico, e inizio a leggere. Capitolo banche: “se si hanno più conti correnti, è bene unificarli”, banale ma vero. Nessun riferimento alle banche armate, peccato. Automobile: “se non è possibile eliminarla si possono pur sempre adottare scelte più convenienti. A partire dalle dimensioni e dalla cilindrata,“, giusto, ma ormai è chiaro che si tratta del solito appello consumeristico, del tipo difendiamo i consumatori e chissenefrega del resto del mondo”.

Quest’ipotesi è pienamente confermata quando si parla di acquisti alimentari: “Primo accorgimento è optare per la grande distribuzione, senza snobbare le promozioni; poi rivalutare i discount;”, ennò, qui proprio non ci siamo, mi dico. Ci si concentra sul risparmio monetario a parità di consumo, a scapito di qualità e del ripensamento sullo stile di vita, che è la causa maggiore della crisi economica delle famiglie.

Ma il peggio deve ancora venire. L’articolo prosegue dicendo: “Ci sono poi i gruppi di acquisto solidale […] il risultato è una maggiore garanzia di qualità e la possibilità di contrattare il prezzo.” Ecco fatto: hanno accostato i GAS (c’era scritto solidale) alla grande distribuzione e ai discount.

Ecco fin dove giungono la semplificazione, la mistificazione e la superficialità dell’informazione convenzionale, ed ecco perché non bisogna mai abbassare le antenne.